Voi che ascoltate di idee sparse il suono...

Benvenuti in questo mio diario pubblico di riflessioni e pensieri sparsi.

Da oltre 10 anni vivo all'estero e questa esperienza, nonostante le sfide, mi ha arricchito enormemente. La solitudine, soprattutto quando si vive lontani dai propri cari, diventa spesso una compagna di viaggio e ci catapulta in un vortice di pensieri, sia positivi che meno piacevoli, che ci spingono verso una profonda introspezione.
Credo che riversare questi pensieri in un diario pubblico possa alleggerire il peso che portano con sé attraverso l'effetto catartico della condivisione; e chissa' che questi a loro volta non possano anche essere d'aiuto ad altre persone che si trovano nella stessa situazione, offrendo loro conforto e stimolando la riflessione.

Il mio carattere è silenzioso e riservato, preferisco evitare di essere al centro dell'attenzione. Tuttavia, c'è una parte di me che desidera che gli altri possano andare oltre l'apparenza e scoprire l'oceano burrascoso che agita il mio animo inquieto. Durante i lunghi periodi di solitudine, amo vagare per la città e osservare le cose che spesso passano inosservate, lasciandomi catturare dai miei pensieri.

La vita all'estero, purtroppo, non offre molte occasioni di conversazione, per condividere questi miei pensieri. Questo blog rappresenta per me un modo di dare voce a ciò che mi abita e, allo stesso tempo, di connettermi con coloro che si trovano in situazioni simili. Spero che le mie parole possano confortare alcuni, far riflettere altri e piantare il seme della consapevolezza in chiunque legga queste pagine.

Sono consapevole che, in un'epoca dominata dai social media, aprire un blog possa sembrare anacronistico. Tuttavia, questa scelta è stata ponderata.
D'altro canto anche io mi considero una persona un po' d'altri tempi e credo che i blog, in un'epoca dominata dalla frenesia delle reti sociali, offrano una pausa necessaria e un'opportunità di riflessione che spesso mancano nella nostra quotidianità iperconnessa.

Ammetto che anch'io sono caduto nella trappola della velocità e della ricerca di gratificazioni istantanee, spesso inseguendo quel picco di dopamina che sembra dominare - e spesso peggiorare - ogni aspetto della nostra vita. 

Ho spesso pensato di abbandonare il telefono e tornare a uno stile di vita più semplice, ma riconosco che al momento mi manca la volontà necessaria.

Chissà che riavvicinarmi alla scrittura dei miei pensieri non mi insegni a fare un passo indietro, a vivere con più calma e ad elevarmi dal materialismo e dai desideri terreni che spesso ci causano sofferenza. Forse potrò finalmente apprezzare le piccole cose che contano davvero e ritrovare una serenità e una "contentezza" autentica: la soddisfazione di avere ciò di cui abbiamo bisogno, senza desiderare altro.

Mi auguro che questo spazio diventi un luogo di connessione, riflessione e condivisione, dove insieme possiamo scoprire il valore  delle piccole gioie che ci circondano.


"Per correr miglior acque alza le vele; 

omai la navicella del mio ingegno."


Cordialmente


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